Ordini dello Stato Italiano

REPUBBLICA ITALIANA

Onorificenze italiane nel periodo monarchico
Onorificenze italiane nel periodo monarchico

Dopo il 1861, con la proclamazione del Regno d’Italia, i Savoia estesero le onorificenze piemontesi all’intero Paese. Vennero soppressi, in verità con provvedimenti dubbi quanto alla legittimità, gli ordini cavallereschi degli Stati pre-unitari, ad eccezione di quelli dello Stato Pontificio. Nel 1868 fu istituito l’Ordine della Corona d’Italia, a carattere non dinastico ma statuale, di larga diffusione e con un ampio bacino di candidature riservato ai ministeri. Il passaggio dal sistema monarchico a quello repubblicano creò un periodo di incertezza normativa. Con l’avvento della Repubblica il 2 giugno del 1946 e l’abrogazione del sistema onorifico precedente, si era venuto a creare un vuoto legislativo in materia, che aveva favorito il proliferare di una serie di associazioni o di ordini, detti «indipendenti», più o meno leciti, i quali si sostituirono per un quinquennio allo Stato nel conferire onorificenze. Ben presto, ci si rese conto che il nuovo ordinamento repubblicano era privo di quei riconoscimenti onorifico-premiali utilizzati nelle relazioni diplomatiche e nelle occasioni di cortesia internazionale.

S.A.S. Ranieri III (1923-2005) sovrano del Principato di Monaco dal 1949 al 2005.
S.A.S. Ranieri III (1923-2005) sovrano del Principato di Monaco dal 1949 al 2005. Si noti, all’estremità della prima riga, la Croce al Merito di Guerra italiana

Accadde così che il principe Ranieri di Monaco, in visita ufficiale in Italia in quegli anni, per l’inesistenza di ordini cavallereschi della Repubblica, venisse decorato con la Croce al Merito di Guerra, che egli portò sempre orgogliosamente sull’uniforme di gala unitamente alle altre onorificenze nazionali ed estere. Si giunse, infine, al 3 marzo 1951, quando fu approvata la legge istitutiva dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il quale è destinato a premiare quanti, italiani o stranieri, abbiano acquisito speciali meriti verso la Nazione. Il conferimento di un’onorificenza della Repubblica non comporta alcun tipo di privilegio né di vantaggio, poiché la funzione delle distinzioni cavalleresche e onorifiche ha un significato morale, che è quello di attestare pubblicamente atti o comportamenti di particolare valore civico. Lo Statuto dell’O.M.R.I prevede, all’art. 4, che per la prima volta non possa essere conferita l’onorificenza di grado superiore a quella di cavaliere. Ogni eventuale promozione ai gradi successivi richiede un intervallo di almeno tre anni. La promozione è comunque subordinata alla sussistenza di benemerenze più elevate di quelle che avevano determinato il conferimento onorifico inferiore. L’art. 7 stabilisce le date di concessione delle onorificenze, che hanno luogo due volte all’anno: il 2 giugno, ricorrenza della nascita della Repubblica e il 27 dicembre, data di promulgazione della Costituzione. L’art. 2 riserva al Presidente della Repubblica la possibilità di conferire riconoscimenti onorifici in qualsiasi momento, attraverso lo strumento del motu proprio, in deroga alle disposizioni statutarie. Il Presidente della Repubblica è capo di tutti gli ordini cavallereschi statuali. Accanto alle «distinzioni cavalleresche», in un rapporto gerarchico subordinato, vi sono le «distinzioni onorifiche» che comprendono le decorazioni, le ricompense, le medaglie e le attestazioni.

DISTINZIONI CAVALLERESCHE

Ordine al Merito della Repubblica Italiana – O.M.R.I. (Legge 3 marzo 1951, n. 178)

L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è stato istituito con legge 3 marzo 1951, n. 178; le norme di attuazione furono promulgate con il D.P.R. 3 maggio 1952, n. 458; lo Statuto fu approvato con il D.P.R. 31 ottobre 1952 e rinnovato nelle insegne con il D.P.R. 30 marzo 2001, n. 173. É conferibile agli italiani e agli stranieri, civili e militari.
Comprende cinque classi: Cavaliere di Gran Croce, Grande Ufficiale, Commendatore, Ufficiale, Cavaliere.
Al Presidente della Repubblica e, in caso di eccezionali benemerenze, al Cavaliere di Gran Croce viene conferita la decorazione di Gran Cordone.

Insegne dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - O.M.R.I.
Insegne dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana – O.M.R.I.

Ordine Militare d’Italia – O.M.I. (Legge 2 gennaio 1947, n.4)

L’Ordine Militare d’Italia, che racchiude la duplice natura di ordine cavalleresco e decorazione al valore, ha assunto l’attuale denominazione con il Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato 2 gennaio 1947 n. 4, andando a modificare, nel nome e nelle insegne, quella precedente dell’antico Ordine Militare di Savoia, risalente al 1815. L’O.M.I. che costituisce il più alto riconoscimento per meriti militari, superiore addirittura alle medaglie al valore, è stato riordinato con la legge 9 gennaio 1956, n. 25; lo Statuto fu approvato con il D.P.R. 12 febbraio 1960.
E destinato a unità delle Forze Armate e a singoli militari, italiani o stranieri.
Comprende cinque classi: Cavaliere di Gran Croce, Grande Ufficiale, Commendatore, Ufficiale, Cavaliere.

Ordine della Stella d’Italia – O.S.I. (D.L. 27 gennaio 1947, n. 703)

L’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana istituito con il Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato 27 gennaio 1947, n. 703, (modificato con il D.L. 9 marzo 1948, n. 812 e rinnovato nelle insegne con il D.P.R. 21 settembre 2001) è stato oggetto di una nuova revisione con legge 3 febbraio 2011 n. 13, che ne ha mutato la denominazione, in «Ordine della Stella d’Italia», ampliando le classi ordinarie di merito da tre a cinque e aggiungendo una classe speciale per meriti umanitari, la Gran Croce d’onore.
É attribuibile ai cittadini italiani o stranieri che si siano particolarmente distinti nella promozione dei rapporti di amicizia e collaborazione tra l’Italia e gli altri Paesi.
Comprende cinque classi: Cavaliere di Gran Croce, Grande Ufficiale, Commendatore, Ufficiale, Cavaliere. Classe speciale: Gran Croce d’onore.

Insegne dell'Ordine della Stella d'Italia - O.S.I..
Insegne dell’Ordine della Stella d’Italia – O.S.I..

Ordine al Merito del Lavoro (Legge 27 marzo 1952, n.199)

L’Ordine al Merito del Lavoro è stato istituito con il R.D. 9 maggio 1901, n. 168, che trasformò in istituto cavalleresco la Medaglia al Merito agrario e industriale, e la Medaglia d’onore per i benemeriti dell’agricoltura, dell’industria e del commercio volute da re Umberto I nel 1898. L’Ordine venne successivamente rinnovato con legge 27 marzo 1952, n. 199, con legge 12 ottobre 1964 e, per ultimo, con legge 15 maggio 1986, n. 194. É destinato ai cittadini italiani distintisi nei campi dell’industria, dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato, nei settori creditizio e assicurativo.
Comprende un’unica classe e conferisce il titolo di Cavaliere del Lavoro.
A questa onorificenza è collegata la decorazione della «Stella al Merito del Lavoro», destinata ai lavoratori dipendenti che si siano distinti per la qualità dell’impegno lavorativo e per il lungo servizio prestato presso la medesima azienda. Non si tratta quindi di un ordine cavalleresco, ma di una «distinzione onorifica» che conferisce il titolo di Maestro del Lavoro.

Ordine di Vittorio Veneto (Legge 18 marzo 1968, n.263)

L’Ordine di Vittorio Veneto venne istituto con legge 18 marzo 1968, n. 263, era riservato ai combattenti nella guerra 1915-18 o in quelle precedenti, insigniti di Croce al Merito di Guerra o in possesso delle condizioni per averne titolo.
Composta da una sola classe, l’onorificenza conferiva il titolo di Cavaliere di Vittorio Veneto. Oggi l’Ordine è di fatto cessato, dopo la scomparsa dell’ultimo insignito, Delfino Borroni, morto il 26 ottobre 2008 all’età di 110 anni.

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